LA FESTA DELLA DONNA E IL MAIS

 

8 MARZO - FESTA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

Auguri a tutte le donne



Una occasione per ricordare che la donna fin dai tempi antichi si è occupata del mais per preparare il cibo per la famiglia e per gli animali dai quali ottenere uova, grassi e proteine. In rete troviamo immagini, stampe, video che mostrano come le donne dai chicchi di mais ottenevano la farina con primitivi e faticosi attrezzi.

L'alimentazione dei Maya, Incas e Aztechi, civiltà precolombiane, era a base di mais, considerato regalo degli dei. Proprio per i Maya infatti dopo il dio del cielo e il dio della pioggia c'era il dio del mais.  



Il mais è stato importato in Europa nel 1493 da Cristoforo Colombo. In seguito, l’antico ingegno contadino sfruttava tutte le parti di questa preziosa pianta. In particolare grande attenzione veniva data alle foglie che ricoprono la pannocchia. Una volta conclusa la raccolta, esse venivano separate dalla spiga e messe ad essiccare. Le foglie migliori venivano cosi utilizzate dalle sapienti mani delle donne per intrecciare cesti, sedie e borse, mentre le foglie restanti spesso diventavano scope o imbottitura per i materassi.

Oggi lo sviluppo delle scienze dei materiali e la rinnovata attenzione per l’ecologia e il riciclo hanno elaborato soluzioni sorprendenti, in alcuni casi rivisitando fondamentalmente in chiave moderna le prime intuizioni dei contadini. 

Con complessi procedimenti si produce fibra di mais utilizzata per tessuti traspiranti, antimacchia, resistenti agli UV, elastici, isolanti, biodegradabili, riciclabili e addirittura compostabili.